Anima e corpo

 

In questo spazio ci prenderemo cura, oltre che del corpo e del suo movimento, della mente o meglio ancora dell’Anima….

 

L‘anima (dal latino anima, connesso col greco ànemos, «soffio», «vento»), in molte religioni, tradizioni spirituali e filosofie, è la parte vitale e spirituale di un essere vivente, comunemente ritenuta distinta dal corpo fisico.[1] Tipicamente veniva assimilata al respiro (donde la sua etimologia).[2]Originariamente espressione dell’essenza di una personalità, intesa come sinonimo di «spirito», o «io», a partire dall’età moderna venne progressivamente identificata soltanto con la «mente» o la coscienza di un essere umano. (da Wikipedia)

 

L’idea che ci accompagnerà è quella dell’Uomo come un intero, non una somma di parti scisse. Il tentativo sarà quindi quello di portarci ad una visione Integrale di noi stessi e se possibile anche dell’oltre noi stessi.

 

Questo è quello che io definisco, nell’insegnamento di Ken Wilber, Approccio Integrale. Che è appunto “lo sviluppo del corpo della mente e dello spirito in riferimento al sè, alla cultura e alla natura”

 

Voglio iniziare a sottoporvi un semplice esercizio che vale sia per il rilassamento, sia come modo per prendere un migliore contatto con il vostro corpo. Possiamo considerarlo anche come una sorta di invito alla meditazione. La meditazione è una pratica che ritengo molto utile per lo sviluppo personale, e che consiglio vivamente, anche nel corso di un percorso di psicoterapia. L’esercizio è molto semplice e richiede pochi minuti. Potete eseguirlo prima o dopo l’allenamento, prima di una performance o in qualsiasi momento della giornata.

 

Siediti in una posizione comoda. Appoggia entrambi i piedi a terra con tutta la pianta. La schiena dritta, le braccia rilassate con le mani poggiate in grembo o sulle cosce, la testa come se il vertice fosse appeso ad un filo. Puoi tenere le labbra lievemente socchiuse, apri la bocca il necessario perché i denti dell’arcata superiore non abbiano contatto con quelli dell’arcata inferiore. Chiudi gli occhi. Presta semplicemente attenzione al tuo respiro, senza modificarlo in alcun modo. Presta attenzione a come avviene e a cosa provi durante l’ispirazione e l’espirazione. Accorgiti di come tutto il tuo corpo respira. Ora metti tutta la tua attenzione nei tuoi piedi. Prendi il tuo tempo per sentirli. E poi con calma metti attenzione nelle gambe. Metti quindi la tua attenzione nelle cosce. Metti la tua attenzione ora nel bacino. Sempre prendendoti il tempo necessario. Metti la tua attenzione nella schiena. Sposta quindi la tua attenzione nella pancia. E poi salendo nel petto. Poi nelle braccia. Nel collo. Nella lingua che riposa dolcemente sotto il palato. Negli occhi sospesi nelle cavità orbitarie. E poi nella testa, e nei capelli. Prenditi ogni volta il tempo necessario affinché tutta la tua attenzione sia in quella parte del corpo. Se non ricordi la sequenza ti basterà ricordare che si parte dai piedi per salire alla testa. Alla fine, quando lo riterrai opportuno, con molta lentezza, puoi riaprire gli occhi e muoverti.